Approfondimento Leader
Estratto da “The Area Based Approach” – di Anastasios (Asos) M. Perimenis
Eu Rural Review 29 ‘Leader Achievements’
“LEADER is a philosophy, a way of life, more than a mere programme. There are many sources of European funding for local projects. What makes LEADER one of the most well-respected approaches in rural development is its emphasis on locality. This, together with the interplay of its six other methodological features, differentiates LEADER from other national or regional rural development instruments.”
INTRODUZIONE
Come praticante di LEADER da due decenni ormai, ho concluso che il fattore più importante di implemento di qualsiasi programma di sviluppo è la coesione e la cooperazione tra tutti gli attori locali. La cooperazione spesso inizia con l’immaginazione.
Benedict Anderson scrive che, “le comunità devono essere distinte, non per la loro falsità / genuinità ma per lo stile nel quale essi si immaginano.” Qui “immaginato” non si riferisce all’ “immaginario” ma a un senso di appartenenza formato e riformulato a livello granulare nella società; una ricostruzione dinamica e costante della coesione sociale. Questo è sia un principio fondamentale che una sfida del metodo LEADER.
L’immaginazione, nella filosofia del LEADER, non consiste nell’inventare cose ma immaginare qualcosa che non possiamo vedere ma che è comunque reale, qualcosa che lega le persone insieme e le sposta verso un obbiettivo comune all’interno delle loro comunità locali.
IMMAGINAZIONE TI PORTERA’ OVUNQUE
Einstein ha detto che l’immaginazione è più importante della conoscenza perché ci permette di scappare dal prevedibile. “La logica può portarti dalla A alla B”, ha scritto “l’immaginazione ti porterà ovunque.” Per poter funzionare, un sistema deve essere in grado di assorbire l’inevitabile tensione tra i differenti modi di vedere dei gruppi. Le comunità devono immaginare e immaginarsi in vista di un obbiettivo –immaginato- comune. LEADER è in grado di farlo nel modo più efficace di creare coesione, non imponendolo ma ispirando l’immaginazione senza suscitare conflitto.
Le persone si identifica con i progetti LEADER perché questi sono appositamente pensati e sviluppati per la propria area e forniscono risposte su misura alle esigenze locali. Il LEADER fornisce un framework organico nel quale le persone si vedono come attori locali interessati dai progetti e non “solo implementatori” di qualche vago progetto europeo imposto loro. Quando c’è un equilibrio tra la governance pubblica e privata e dove i leader locali concentrano le risorse in una specifica strategia locale su misura per il territorio, i progetti possono generare più impatto ed essere più sostenibili. Donatien Liesse, il direttore del GAL del Parc Naturel Haute-Sure Foret d’Anlier, osserva che “LEADER funziona molto bene nelle aree con caratteristiche territoriali coesive, come un parco naturale ma LEADER non dovrebbe essere ostacolato da vincoli, compresi problemi finanziari o di politica locale. I GAL dovrebbero essere in grado di utilizzare le risorse locali e dovrebbe godere di un’attività ininterrotta per garantire e massimizzare il loro impatto”. Sfortunatamente l’area di appoggio non è impeccabile. Una comunità è definita da una moltitudine di fattori che sono difficili da condensare in un singolo territorio. Chi si trova ai confini di questi territori potrebbe sentirsi più o meno collegato ad una o entrambe le comunità (quella “dentro” e quella “fuori”) e quindi essere o sentirsi esclusi da potenziali vantaggi.
IL POTERE DEL “TOPOS” (LUOGO)
In una Europa benedetta da molteplici differenze naturali e culturali, i GAL hanno imparato a definire le loro aree territoriali e a pianificare le loro Strategie di Sviluppo Locale, esaminando attentamente le comuni tradizioni, la storia e i legami culturali, l’identità locale, il senso di appartenenza, i bisogni e le aspettative comuni e la visione di un futuro migliore. Queste sono tutte le caratteristiche che dovrebbe innanzitutto definire un LEADER di un territorio e si riferiscono all’aspetto geografico, economico, sociale e alle caratteristiche naturali piuttosto che alle frontiere amministrative. È quasi un approccio antropologico.
Come è deprivata un’area rurale con popolazione scarsa rispetto ad una zona più densamente popolata? Come fare affidamento su un’area con specifiche attività economiche come l’agricoltura, la silvicoltura o la pesca? Quanto sono forti queste attività economiche connesse al tessuto sociale del territorio? Che cosa sono le caratteristiche naturali e culturali che definiscono la vita delle persone e creano un’identità comune? In altre parole, in che misura le comunità “immaginano” se stesse come tali? La risposta indica il LEADER come un modo per mescolare l’immaginazione della comunità.
Lesbo (Grecia) è un’isola ai confini dell’Europa. Una Strategia di Sviluppo Rurale incentrata su una rete di progetti che hanno contribuito a migliorare lo stato di visibilità, l’economia della sua remota area rurale e a reinventare l’immagine dell’isola come destinazione turistica.
Il Progetto Lesbo Trail è un esempio di come LEADER potenzia un’area sfruttando il suo potenziale endogeno, sostenendo e diversificando la sua economia, reagendo a questioni sociali e di crisi finanziarie. Mostra, in pratica, cosa può realizzare un’alleanza attiva degli attori locali. Quando grandi numeri di migranti hanno attraversato l’Egeo e sono arrivati sulla costa di Lesbo, in cerca di rifugio, si è evidenziato l’enorme potenziale delle tensioni che si sono generate all’interno della comunità. La filosofia del LEADER non ha risolto il grosso problema ma è riuscita a smussare gli spigoli. Lesbo è diventata una isola solidale. Il LEADER è un modo per immaginare una comunità migliore, costruita non sulla paura ma sul coraggio, sull’immaginazione e un’imbattibile determinazione. Fani Galinou, proprietario di un piccolo hotel nel vilaggio di Eressos a Lesbo, dichiara: ”attraverso il LEADER siamo riusciti ad offrire percorsi alternativi ai visitatori del nostro villaggio che anche noi, come abitanti, abbiamo riscoperto. La rete di sentieri fa parte dei nostri eventi sociali e dà valore ai nostri prodotti. Siamo felici di vedere realizzata la connessione con la vicina Foresta Pietrificata di Sigri. Avevamo bisogno di essere parte di esso e abbiamo bisogno di ancora più percorsi nella nostra zona perché mostrano chi siamo.”
RURALE E URBANO
L’approccio basato sul territorio è intrecciato con altre sei caratteristiche di LEADER ma è decisivo perché una volta che un’area è definita correttamente, il percorso di implementazione diventa più semplice. I GAL devono conoscere molto bene il loro territorio in modo tale da creare una visione comune con gli attori locali in cui si identificheranno. Gli attori interessati saranno motivati. Si formeranno partenariati con forti legami. Gli attori locali interessati inizieranno a costruire la fiducia, l’ingrediente più importante per il successo del processo. La visione locale deve conquistare prima le menti delle persone.
Di che cosa hai bisogno? Cosa collega te e gli altri? Come puoi utilizzare un nuovo strumento per adattarti ad un cambiamento globale che ti colpisce? Quanto sei innovativo? Eviti il rischio o corri il rischio? Come resiliente puoi affrontare sfide come il cambiamento climatico o l’immigrazione? LEADER può portare gli attori locali in un territorio all’avanguardia ponendo queste domande nelle discussioni delle comunità locali.
L’adattabilità del GAL e le strategie da seguire consentono di riconsiderare e ridefinire regolarmente le “aree di impatto” basandosi sul territorio ma anche sui criteri di assunzione e considerazione degli aspetti urbani di sviluppo locale della popolazione. Il GAL Desarrollo Rural Mariñas‑Betanzos, in Spagna, ha sviluppato una Strategia di Sviluppo Locale che integra aree rurali e urbane per aiutare ad affrontare nuove sfide derivanti dal cambiamento climatico. Per il direttore del GAL Jorge Blanco Ballòn, “il modo migliore per fornire risposte sostenibili a tale problema, è quello di avere una Strategia di Sviluppo Locale che potenzia le piccole aree rurali in connessione con le aree urbane”.
LA SFIDA COME ATTIVITA’ QUOTIDIANA
Per 29 anni, LEADER, ha fatto parte delle nostre vite, rurali, insulari, montuose o addirittura urbane. È ancora fibrillante come i primi giorni in cui grandi speranze e grandi aspettative hanno aperto la strada. LEADER OGGI è maturato e ha imparato lezioni dal suo passato. Ha lastricato la strada per la politica pratica ed efficace. Ha sviluppato credibilità. Tutti i soggetti coinvolti dovrebbero essere orgogliosi di associarsi con i professionisti del proprio territorio. I prossimi anni saranno interessanti come quelli passati, con nuove sfide e minacce ma anche nuove opportunità. LEADER continuerà ad apportare il suo aiuto su temi come l’integrazione e la coesione del tessuto sociale, a minimizzare l’isolamento e l’emarginazione delle aree rurali. Costruirà su forti “radici” della comunità locale, i GAL possono uscire fuori dai confini territoriali con l’impegno nelle sfide del nostro tempo. La filosofia LEADER non avrà problemi ad adattarsi rapidamente al mondo che cambia, perché il cambiamento è il suo centro.
LEADER ha il potenziale per ridarci indietro il nostro ricco mondo interiore e la nostra comunità. Ciò che ora è dimostrato, una volta era solo immaginato, l’immaginazione collettiva del GAL sarà il tessuto stesso su cui ogni pezzo del puzzle, che chiamiamo comunità, si riunirà.
LAG/FLAG LESVOS LOCAL DEVELOPMENT COMPANY ETAL S.A. (GRECIA)
La società di sviluppo locale di Lesbo ETAL S.A., fondata nel 1992, funge anche da FLAG (gruppo d’azione locale per la pesca). La sua strategia di sviluppo locale è incentrata sull’uso sostenibile delle risorse naturali e culturali dell’isola. Il suo obbiettivo è quello di rendere Lesbo un posto migliore in cui vivere per le comunità rurali.
La firma del progetto GAL/FLAG degli ultimi 15 anni, è stato lo sviluppo di una rete di sentieri nella natura e nella cultura di Lesbo. Oggi, la rete è composta da 38 percorsi ben segnalati che sono stati costruiti passo dopo passo in tutta l’isola, sulla base degli storici collegamenti rurali tra villaggi e comunità locali, rivitalizzando così villaggi remoti e collegamenti antichi tra loro.
L’autorità locale ha fatto della strategia di sviluppo locale la sua priorità. L’economia locale ha diversificato le attività e le ha messe in connessione sulla rete dei sentieri. Questa è diventata una delle principali attrazioni di Lesbo e sono al centro di eventi sportivi internazionali e attività all’aperto come il birdwatching. Il progetto ha contribuito a diversificare il turismo dell’isola, dal mainstream al turismo alternativo basato sull’esperienza, rendendo le comunità locali remote più visibili.
Quando la recente crisi dei rifugiati ha avuto un brusco e negativo impatto sulle prospettive turistiche di Lesbo, con un calo degli arrivi dei tour operator del 65% tra il 2015 e il 2016, il progetto dei sentieri ha offerto una risposta concreta. Eventi sportivi organizzati attorno ai sentieri hanno attirato gruppi specifici di turisti e al tempo stesso hanno incluso squadre di atleti rifugiati che hanno iniziato a partecipare organizzando eventi sulla rete di sentieri, aiutandoli a pendere parte alla vita sociale dell’isola.
ASOCIACION DE DESARROLLO RURAL MARINAS-BETANZOS (SPAGNA)
L’associazione spagnola di Desarrollo Rural Marinas-Betanzos, funge da GAL delle comunità rurali vicino alla città di La Coruna in Galizia, Spagna. Il suo “Piano alimentare” è un forte approccio strategico per promuovere i cortocircuiti tra il cibo locale, migliorando la biodiversità e la sostenibilità nelle aziende agricole. Il piano è collegato ad un territorio di riserve della biosfera (Marinas Corunesas e Terras do Mandeo) e coinvolge giovani e agricoltori. L’approccio del piano alimentare sostenibile, avviato nella precedente programmazione europea (2007-2013), è stato costruito gradualmente e ha portato forti benefici economici, sociali e ambientali. Questi includono la creazione di nuove aziende agricole biologiche, nuovi canali di distribuzione e attività di sensibilizzazione nelle scuole.
Data la vicinanza con la città di La Coruna, il GAL ha lavorato sulla complementarità tra comunità più grandi, più forti, più vicine alla città, e comunità rurali piccole e lontane. Attraverso la strategia di sviluppo locale basata sul GAL, i vantaggi comparativi delle diverse comunità (ad esempio una vivace infrastruttura turistica, una forte produzione alimentare locale, aree di interesse naturale) si alimentano a vicenda. Le comunità rurali più piccole sono state potenziate diventando più visibili.
Il fatto che diversi comuni dell’area del GAL facciano parte dello stesso bacino idrografico rafforza l’impegno per un progetto lungimirante e comprensivo delle sue implicazioni ambientali.